Sono ufficialmente riaperte le iscrizioni ai percorsi Clil per l’anno scolastico 2024/25, rilasciati direttamente dagli enti universitari. I Clil sono molto importanti a livello formativo, in quanto consentono di veicolare le informazioni disciplinari in un’altra lingua e, inoltre, sono importanti nella graduatoria GPS: di fatti-con associata una certificazione linguistica di, almeno, livello medio-avanzato (B2)-hanno il valore di tre punti aggiuntivi. È possibile acquisire un Clil per ogni certificazione linguistica di cui si è in possesso.
I primi cento iscritti possono usufruire del prezzo vantaggioso di 450 euro, invece degli ordinari 500 euro, bloccando la loro iscrizione tramite una e-mail all’indirizzo centrostudisocrateformia@gmail.com .
Approfondimento: che cosa sono i Clil?
Il termine Clil in realtà è l’acronimo di “Content and Language Integrated Learning”. Con Clil dunque si intende una metodologia che prevede l’insegnamento di contenuti in lingua straniera, favorendone l’acquisizione, in particolar modo di quelli di natura disciplinare e di apprendimento, maggiormente della lingua straniera.
Il processo normativo: cosa dice il Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Inizialmente la Legge 53 del 2003 ha riorganizzato la scuola secondaria di secondo grado e i Regolamenti attuativi del 2010 hanno introdotto l’insegnamento di una disciplina non linguistica (DNL) in una lingua straniera nell’ultimo anno dei Licei e degli Istituti Tecnici e di due discipline non linguistiche in lingua straniera nei Licei Linguistici a partire dal terzo e quarto anno. Successivamente, la Legge 107 del 2015, all’articolo 7, ha definito-e definisce ancora- come obiettivi formativi prioritari “la valorizzazione e il potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione europea, anche mediante l’utilizzo della metodologia Content language integrated learning”. Il Piano per la Formazione dei docenti 2016-2019, nel punto 4.4 Competenze di lingua straniera, evidenzia che i percorsi di metodologia CLIL sono fondamentali da una parte per attuare quanto prescritto dai Regolamenti del 2010, dall’altra per ampliare l’offerta formativa attraverso contenuti veicolati in lingua straniera, per quanto riguarda le classi delle scuole primarie e secondarie di ambedue i gradi.
Gli inizi
Il Clil si è sviluppato come metodologia-in diversi paesi europei-a partire dalla metà degli anni novanta, quando in Italia-grazie allo sviluppo dei progetti europei-alcune scuole hanno attivato la sperimentazione di insegnamenti di contenuti in lingua straniera. Il nostro paese ha, inoltre, il vanto di essere il primo dell’ Unione Europea a introdurre il Clil regolarmente nella scuola di secondo grado.
Il docente Clil, l’archetipo.
Il profilo del docente CLIL della scuola secondaria di secondo grado è caratterizzato da competenze linguistico-comunicative nella lingua straniera veicolare di livello C1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue (QCER) e da competenze metodologico-didattiche acquisite al termine di un corso di perfezionamento universitario del valore di 60 CFU per i docenti in formazione iniziale e di 20 CFU per i docenti in servizio.
Iniziative e piani del Miur
Il Miur promuove e accompagna l’introduzione dell’insegnamento con metodologia Clil attraverso anche percorsi di formazione in servizio per i docenti delle scuole secondarie di secondo grado di disciplina non linguistica (DNL), finalizzati all’acquisizione di competenze metodologico-didattiche e linguistiche, per il raggiungimento del C1. Inoltre il Miur ha fornito, nel corso degli anni, linee guida e modalità operative per introdurre gradualmente e non in modo forzato l’insegnamento di una DNL in lingua straniera secondo la metodologia Clil (nota 240 deln 16/01/2013 e nota 4969 del 25/05/2014), Infine, il Miur promuove regolarmente Reti di scuole e progetti Clil.